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Il suo mondo fantastico affonda le radici nei ricordi dell'infanzia e dell'adolescenza, nella musica, nel cinema, nella pulp fiction, nella cultura popolare del dopoguerra, nelle piccole cittadine del Maine, che divengono il teatro privilegiato della messinscena dell'orrore, ma anche di straordinarie storie picaresche che si rifanno alla grande tradizione americana del romanzo di formazione. Carlo Bordoni analizza in questo saggio l'opera complessiva di King, dai primi lavori degli anni Settanta ai titoli appena dati alle stampe. L'analisi di un fenomeno editoriale, di un successo personale costruito con determinazione, ma anche una costante ricerca dell'affermazione del piacere della scrittura come modus vivendi.